Disintossicazione epatica: come depurare il fegato con gli integratori naturali
Si parla spesso di regimi alimentari detox, specialmente dopo Natale o Pasqua, quando si è esagerato con cibi e bevande e si nota del gonfiore addominale eccessivo o si è aumentati un po’ di peso.
Quello invece di cui non si parla quasi mai è come depurare il fegato, che, fra tutti gli organi del nostro corpo è decisamente uno dei più importanti, svolgendo una gran varietà di funzioni e tutte di estrema rilevanza per il nostro benessere generale.
Troppo spesso uno scorretto stile di vita e le cattive abitudini mettono a dura prova il nostro fegato, compromettendone la funzionalità e la salute, soprattutto quando si fa eccessivo uso di alcol, farmaci o si segue un’alimentazione scorretta.
Analizziamo insieme cosa vuol dire “avere il fegato grasso” e quali strumenti possiamo mettere in campo per giungere a una sua disintossicazione.
Fegato grasso: cos’è?
Con il termine fegato grasso si è soliti indicare proprio ciò che il termine suggerisce: un eccessivo accumulo di grasso nelle cellule epatiche. Il grasso è di fatto una normale componente del fegato, seppur residua. Quando l’accumulo dello stesso supera il 5-10% del peso totale del fegato stesso, si è in presenza di un fegato grasso e si può andare incontro a complicanze di varia natura.
Il grasso tende ad accumularsi in questo organo perché arriva al fegato troppa energia, sotto forma di acidi grassi, che provengono nella maggior parte di casi da un eccesso di zuccheri e grassi nell’alimentazione.
Questi acidi sono tossici per il fegato, perché ossidano e danneggiano i mitocondri, le “pile” che producono l’energia necessaria per la vita delle cellule.
Se l’afflusso di acidi grassi al fegato continua in maniera costante, si svilupperà una sofferenza epatica con infiammazione e fibrosi (indurimento del fegato), una condizione che viene chiamata NASH, sigla inglese che significa “steatoepatite non alcolica”.
Cause, sintomi e rimedi: il processo di disintossicazione epatica
Alla base del fegato grasso, come ormai si sarà evinto dai paragrafi precedenti, possono contribuire una serie di concause come:
- un’alimentazione troppo ricca di calorie; Quando il fegato non processa o metabolizza i grassi come dovrebbe fare normalmente, si accumula grasso in eccesso.
- La presenza di altre condizioni pre-patologiche o patologiche come l’obesità, il diabete o l’ipertrigliceridemia.
- L’abuso di alcol;
- La rapida perdita di peso causata da diete estreme;
- La malnutrizione.
Vi sono casi in cui il fegato grasso si sviluppa anche in assenza di queste condizioni e i motivi per cui ciò accade sono ancora oggetto di studio nella comunità medico-scientifica.
Il problema più grande è che un fegato grasso, definito anche come steatosi epatica, non produce sintomi di per sé, così spesso la gente apprende di avere il fegato grasso quando fa degli esami medici per altre ragioni. La steatoepatite non alcolica può danneggiare il fegato per anni o decenni senza causare alcun sintomo.
Le manifestazioni più evidenti, possono essere il riscontro occasionale di:
- leggero malessere addominale;
- Senso di pesantezza sotto l’arcata costale destra o nella porzione addominale superiore destra;
- Alitosi;
- Senso di pesantezza che si sviluppa dopo i pasti.
Il processo, che porta alla prognosi di un fegato grasso, passa spesso da analisi del sangue con valori non standard. Per essere sicuri di non essere in presenza di un’altra malattia epatica, il medico richiederà ulteriori esami del sangue, un’ecografia o una TAC.
Disintossicazione epatica: perché è importante e come farlo?
Una volta appurata la presenza di un “fegato grasso”, per curarlo opportunamente sarà necessario cambiare stili di vita ed alimentazione, aiutando la disintossicazione epatica con l’assunzione di vitamine A, E e B6, gli omega 3 e il magnesio, il tè verde, i carciofi ed il cardo mariano. Allo stesso tempo sarà necessario ridurre i grassi, il sale, gli zuccheri e i carboidrati raffinati, i cibi fritti e gli eccessi di proteine.
Fondamentale per depurare il fegato è bere almeno 2 litri di acqua al giorno, ma soprattutto la mattina, a digiuno, un bicchiere d’acqua tiepida con un limone spremuto.
Alimenti consigliati sono cavoli, broccoli, cipolle, rape, bietole, ravanelli, cicoria, crescione, rucola e barbabietole, che contengono betaina e gli asparagi, che contengono un buon quantitativo di vitamina A, vitamina E e fibre. Non dimentichiamo le uova ed i peperoni che sono ricchi di zolfo, come l’aglio e le cipolle, e perciò aiutano il fegato a depurarsi.
Pulire il fegato: effetto detox con gli integratori naturali
Purtroppo, non sempre il cambio di alimentazione può bastare a risolvere completamente il disturbo.
Soprattutto se la causa scatenante deriva dall’abuso di farmaci, per raggiungere la disintossicazione del fegato può essere utile l’utilizzo di alcuni integratori alimentari.
La disintossicazione può essere infatti facilitata dal consumo di sostanze ricche di antiossidanti.
DEPUR.EPATO-Z2 dell’azienda Medical Age, ad esempio, è particolarmente consigliato con il suo assortimento bilanciato di erbe riequilibranti per ripristinare le funzioni epatiche compromesse.
Le proprietà antiossidanti e antinfiammatorie vengono fornite da un mix di erbe naturali come Cardo mariano, Melograno, Curcuma Longa, Carciofo, Acido α-lipoico, Piperina.
Indicati per combattere uno stato infiammatorio, che può intossicare il fegato, sono anche integratori naturali come i curcuminoidi della Curcuma e i polifenoli del tè verde presenti in concentrazioni elevatein Epicur e Lipocur.plus.