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Come curare dispepsia o cattiva digestione in modo naturale.

Problemi di mal digestione?Ecco come curare dispepsia o cattiva digestione in modo naturale.

Il nutrimento non è solo un istinto dell’essere umano, ma uno dei più adorati piaceri, un rito irrinunciabile finalizzato alla socializzazione ed elemento essenziale per la sopravvivenza. Tramite l’apparato digerente, il nostro corpo trasforma le sostanze contenute negli alimenti in componenti da utilizzare per il corretto funzionamento dello stesso.  Purtroppo, può capitare che per diversi motivi, come aver introdotto una quantità eccessiva di cibo, aver preso freddo durante la digestione o la presenza di allergie o intolleranze alimentari,  la digestione non avvenga in modo ottimale.

In questi casi si parla di “cattiva digestione” o dispepsia. Il fenomeno, antico quanto l’uomo stesso, si può scatenare con un insieme variegato di sintomi e per una serie molto lunga di cause. 

Cos’è la dispepsia?

Dispepsia è il termine di origine greca, più scientifico e meno diffuso, per indicare la cattiva digestione. Si vuole quindi indicare un insieme di sintomi fastidiosi o dolorosi che solitamente si percepiscono dopo un pasto che il nostro stomaco non è riuscito a digerire bene. A seconda di come si manifesta, la dispepsia può essere definita come:

  • Organica o secondaria, causata da patologie del tratto digestivo superiore come esofagite, gastrite, duodenite, pancreatite, epatite e malattie della via biliare.
  • Funzionale o primitiva, un disordine cronico e/o ricorrente caratterizzato da dolore e fastidio localizzato dopo aver mangiato ma per il quale non è possibile identificare una causa organica, biochimica o strutturale indagata mediante endoscopia o ecografia.

La Dispepsia Funzionale

Si tende ad indicare come dispepsia funzionale una cattiva digestione, che può presentarsi anche in forma cronica, ma che non è scatenata da lesioni organiche dell’apparato gastrointestinale, ma da un’alterazione della normale funzionalità.

I sintomi emergono subito dopo aver mangiato, nel giro di una o due ore. La sua frequenza cambia molto, a seconda della persona, della sua fisiologia, della sua psicologia e dei fattori ambientali. Se non è quindi un fenomeno occasionale, associato ad un saltuario eccesso di cibi grassi e piccanti o ad un uso eccessivo di alcol e di caffè e se invece è persistente, è opportuno rivolgersi ad un medico per una diagnosi precisa sulle cause che la scatenano.

Quali sono i sintomi e le cause di una cattiva digestione?

I segnali d’allarme che devono farci preoccupare e capire che è meglio recarsi dal medico o intraprendere un percorso di cura,  possono essere alcuni sintomi che accompagnano la dispepsia come:

  • bruciori di stomaco continuativi e persistenti;
  • Rigurgito acido o eruttazioni;
  • Alitosi;
  • Dolore alla parte alta dell’addome;
  • Senso di digestione lunga e laboriosa;
  • Intolleranza a grassi, fritti, carne e uova;Gonfiore.
  • Solo nei casi più cronici, respiro affannoso, sudorazione e accelerazione del battito cardiaco, nausea.

Per facilitare la diagnosi e capire dove intervenire è consigliato mettersi in serio ascolto del proprio malessere, in modo da riportare al medico la sintomatologia: da quanto è presente il disagio digestivo, come si manifesta, in quali momenti della giornata, quanto dura, in quali occasioni si presenta, per esempio se si scatena dopo aver mangiato qualche alimento particolare.

D’altronde, le cause che portano alla dispepsia sono spesso da ricercare in errati stili di alimentazione e vita. In particolare:

  • uso di medicinali, antinfiammatori non steroidei o FANS;
  • Helicobacter pylori, un batterio in grado di colonizzare la mucosa dello stomaco;
  • Abuso di fumo e alcool;
  • Infiammazioni della mucosa interna dello stomaco, gastriti;
  • Cattiva alimentazione e obesità;
  • A questi sintomi se ne aggiungono altri di meno comuni come cefalea, tosse, difficoltà alla deglutizione e a volte vomito alimentare.

La prevenzione della dispepsia

Spesso, per non inciampare nella dispepsia e nei suoi sintomi, quello che può fare la differenza è attuare comportamenti preventivi, che vanifichino sul nascere possibili problemi allo stomaco.

Va quindi ricordata l’importanza di seguire una dieta sana, eliminando cibi troppo grassi, speziati e magari evitando alcol, tè e caffè. Altra cosa importantissima è adottare un comportamento adeguato quando si mangia, facendolo in modo rilassato, nei tempi giusti e in posti piacevoli e non troppo rumorosi. Una regola ferrea infine per aiutare il nostro organismo a digerire è quella di mangiare tre ore prima di andare a dormire.

Cure e rimedi naturali per i disturbi dell’apparato digerente

Come sarà ormai chiaro, la digestione è un complesso evento fisiologico che ha inizio nella cavità orale e procede lentamente lungo tutto l’apparato digerente. Non è rara l’insorgenza di disturbi digestivi che, pur non essendo eventi di particolare gravità, sono fastidiosi e peggiorano la qualità della vita.

Tali problemi si possono manifestare a livello gastrico oppure a carico dell’intestino tenue, la prima parte dell’intestino, dove si svolgono i processi di digestione degli alimenti e di assorbimento dei nutrienti.

Particolarmente importante ciò che accade nell’intestino dove è presente il microbiota intestinale, una straordinaria popolazione di microrganismi residenti che svolgono funzioni fondamentali per la salute intestinale, e non solo. Un normale microbiota garantisce normali processi fisiologici a carico dell’intestino e una ottimale attività del sistema immunitario intestinale, tuttavia sono frequenti i casi di disbiosi, cioè di alterazioni nella composizione e nella funzionalità del microbiota. 

Per ottimizzarne la composizione e l’efficienza possiamo utilizzare una serie di sostanze presenti in natura, spesso determinanti per risolvere situazioni patologiche e/o para-patologiche a carico dell’intestino tenue, ma anche dell’intestino crasso, la parte terminale dell’intestino.

Ricerche recenti, per esempio, hanno dimostrato che curcumina e quercetina (presenti in concentrazioni ottimali nell’integratore Lipocur.plus di Medical Age) sono in grado di influenzare positivamente la composizione del microbiota.

Due ulteriori esempi, in tal senso, possono essere Mico.Stop e Mico.Plus (di Medical Age).

Mico.Stop è una formulazione concentrata del Mallo di Noce nera, composto da sostanze con proprietà antinfiammatorie, digestive, depurative e antinfettive. Inoltre stimola la diuresi e ottimizza la funzionalità pancreatica ed epatica. Lo juglone, uno dei principi attivi più importanti del Mallo di noce nera, ha proprietà antibatteriche e fungicide con azione diretta contro i parassiti intestinali. 

Mico.Plus è composto da Tabebuja, Assenzio, Mallo di Noce nera e Chiodi di Garofano: un mix di sostanze importanti per riequilibrare la composizione del microbiota il cui ripristino  porta alla normalizzazione delle funzioni intestinali ed alla scomparsa di sintomi come il gonfiore, la flatulenza, i dolori addominali.