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Maculopatia: perché la più frequente è legata all’età?

Maculopatia: perché la più frequente è legata all’età?

Cos’è la Maculopatia?

Caratterizzata dalla progressiva perdita della visione centrale nitida e dettagliata, con il termine maculopatia si identifica qualsiasi patologia che interessa la parte centrale della retina, definita tecnicamente come  macula.

Quando ci troviamo in presenza di degenerazioni maculari, condizione tipicamente legata all’invecchiamento e che si manifesta nel più del 50% dei casi dopo i 55 anni d’età, la vista tenderà a divenire sfocata e distorta.

Di conseguenza, gli individui affetti dalla patologia tenderanno a riscontrare notevoli difficoltà in tutte quelle attività che implicano un certo grado di concentrazione, come ad esempio la lettura o la guida, ma anche il lavoro tramite video-terminale, fino a compromettere nei casi più cronici ogni attività della vita di tutti i giorni.   

La maculopatia può colpire un solo occhio o entrambi.

Cause Maculopatia

La macula è quindi un componente essenziale del nostro apparato visivo, in quanto ci permette di focalizzare lo sguardo al centro, distinguere i dettagli di un oggetto o di un viso, leggere caratteri piccoli, vedere nitidamente i segnali stradali durante la guida. 

Come molte delle patologie riguardanti l’apparato visivo, identificare una vera e propria causa univoca che conduce alla maculopatia è missione alquanto complicata, per questo i dottori che trattano più comunemente questo disturbo tendono a identificare alcuni principali fattori di rischio, ossia caratteristiche fisiche, oculari e sistemiche o comportamentali, che aumentano le probabilità di contrarre la malattia. In particolare:

  • età avanzata; 
  • fumo; 
  • eredità familiare; 
  • ipertensione arteriosa e malattie cardio-vascolari;
  • obesità.

Possiamo quindi dedurre che esistono diversi di tipi di maculopatia in base alla causa che tende a provocare l’insorgere del disturbo. Ciascun tipo può poi presentarsi in una forma secca oppure umida.

Ecco i tipi di maculopatia più frequenti:

  • maculopatia Senile, anche definita come degenerazione maculare legata all’età: la forma più frequente di maculopatia, che insorge di solito dopo i 55 anni di età; 
  • Maculopatia Miopica, che si manifesta frequentemente in casi di miopia cronici, superiori alle dieci diottrie; 
  • Maculopatia Diabetica, che più spesso tende a manifestarsi dopo circa 5-10 anni dalla diagnosi di diabete;
  • Pucker Maculare o Foro Maculare;
  • Maculopatia dopo Trombosi Venosa, spesso associata a malattie sistemiche.
  • Maculopatia Ereditaria o Genetica, come possono essere la malattia di Stargardt, la malattia di Best o la distrofia maculare di Sorsby. Diverse tra loro, di solito sono caratterizzate dall’essere diagnosticate  tutte in giovane età.

Sintomi Maculopatia

Distinguere i primi sintomi forieri di un disturbo alla macula non è poi così semplice. In particolare, la maculopatia tende comunque a manifestarsi negli individui attraverso: 

  • una percezione alterata e distorta delle immagini, definita tecnicamente metamorfopsia. Questa puà esere rilevata attraverso la “griglia di Amsler“, cioè uno schema di linee rette intersecanti perpendicolarmente, su sfondo nero o bianco, con un punto centrale. Durante la valutazione, viene richiesto al  paziente di coprire un occhio e fissa la zona al centro, mantenendo la griglia a 12-15 centimetri di distanza dal viso. Mentre con la visione normale, tutte le linee della griglia attorno al punto risultano dritte e con spaziatura uniforme, nell’occhio con insorgenza maculopatica il paziente segnalerà linee piegate, distorte o mancanti;
  • un’ alterazione della percezione dei colori, che appaiono sbiaditi, poco nitidi o imprecisi;
  • difficoltà nella lettura in quanto le lettere su cui viene fissata l’attenzione appaiono confuse e distorte;
  • macchie grigie nel campo visivo; 
  • scotoma (area di visione ridotta o assente nel campo visivo) centrale, spesso riscontrato in soggetti con maculopatia in stato degenerativo.

Maculopatia senile

La maculopatia senile o degenerazione maculare legata all’età è il tipo più frequente di maculopatia: questa forma si presenta generalmente dopo i 55 anni e rappresenta la principale causa di cecità legale nel mondo occidentale.

Come accennato in precedenza, può presentarsi in due forme diverse, quella atrofica (o secca) e quella essudativa (umida). È utile approfondire ulteriormente questi due specifici casi: 

  • La maculopatia atrofica o secca è caratterizzata da una evoluzione lenta e meno aggressiva della forma umida, che colpisce quasi sempre entrambi gli occhi, anche se in forma asimmetrica. Tipici di questo manifestarsi della patologia sono i drusen, depositi proteici e glicemici giallastri sulla macula, causati dal rallentamento di trasporto di fattori nutritivi e eliminazione di rifiuti da parte della retina. La retina si assottiglia perché le cellule visive smettono di funzionare e scompaiono;
  • La maculopatia essudativa o umida è meno comune, ma più aggressiva e ad evoluzione più rapida. È caratterizzata dalla presenza di nuovi vasi sanguigni retinici nella sede maculare (centro della retina), che possono evolvere fino a una cicatrice sottoretinica.

Maculopatia miopica

La Maculopatia Miopica è tipica dei pazienti che presentano miopia elevata, almeno superiore alle 6 diottrie. Infatti,  in presenza di miopia elevata il bulbo è più lungo del normale e la macula viene stirata e costretta ad occupare uno spazio maggiore.

La complicanza più temibile della maculopatia miopica è il fenomeno che viene definito come neovascolarizzazione sottoretinica che, in modo simile a quanto succede nella degenerazione maculare senile, determina un sovvertimento della normale architettura della macula e causa un grave calo della vista.

Maculopatia retinica

Definibili come forme di maculopatie retiniche, proprio perché nel loro manifestarsi interessano la membrana più interna del bulbo oculare, il pucker maculare e il foro maculare sono due forme patologiche riscontrabili in individui affetti da questo tipo di disturbo.

In particolare, il pucker maculare consiste nello sviluppo di una sottile membrana traslucida (detta epiretinica) sulla superficie interna della retina, sopra la macula.

Questa sorta di pellicola può contrarsi e portare ad un raggrinzimento della zona centrale della retina, alterando la sua normale funzione.

Il foro maculare è una piccola rottura che interessa tutto lo spessore del tessuto retinico. Questo difetto è associato a diverse condizioni patologiche: eventi traumatici, degenerazione miopica, occlusioni vascolari e retinopatia ipertensiva. I primi sintomi del foro maculare comprendono annebbiamento della vista, scotoma e distorsione delle immagini.

Cure Maculopatia

Per porre rimedio ai disturbi che la maculopatia causa a livello visivo, è chiaro che bisognerà identificare a quale forma di disturbo tra quelli elencati nei precedenti paragrafi essa sia associata. 

A livello preventivo, esistono oggi sul mercato numerosi integratori a base di supplementi vitaminici antiossidanti come vitamina C, E, B, selenio, zinco, luteina, zeaxantina.

Queste sostanze attive svolgono un’azione benefica per gli occhi, ma è bene che ogni paziente venga indirizzato dal proprio medico o dallo specialista nella scelta del prodotto giusto, perché tutto dipende dalla propria condizione di partenza.

Altra soluzione preventiva o conservativa è una dieta ricca di antiossidanti, carotenoidi e acidi grassi polinsaturi, come frutta e verdura colorata (arance, kiwi, fragole, mirtilli, frutti di bosco, carote, zucca, spinaci) pesce e olio di oliva.

Non tutte le patologie che colpiscono la macula hanno oggi un intervento specifico in grado di prevenire la grave perdita della vista o rallentare la progressione della malattia in modo considerevole.

Rimanendo però su  quella che è la patologia diagnosticata più frequentemente,  cioè quella legata all’età avanzata, vale la pena menzionare:

  1. Iniezione di farmaci contro la perdita della vista: questi medicinali possono essere inoculati nel bulbo oculare e permettono di preservare il danneggiamento all’interno dell’occhio e limitare la formazione di nuovi vasi sanguigni anomali sotto la retina. Il trattamento può essere ripetuto con cadenza bi-mensile, fino a quando la malattia non si è stabilizzata. Questo tipo di trattamento trova il suo tallone d’achille nell’essere invasivo e doloroso, potendo portare come effetto collaterale ad un piccolo rischio di infezioni, emorragie e distacco della retina.
  2. Laser Giallo Micropulsato: spesso utilizzato nella cura delle maculopatie umide,  è una modalità di trattamento basata sulla suddivisione dell’energia laser in numerosi picchi di energia separati da pause di riposo. Questa tecnica permette di limitare il riscaldamento dei tessuti e quindi di ridurre di molto il danno prodotto dal laser. Con il laser micropulsato infatti non si osserva la formazione di cicatrici sulla macula e questo permette di trattare in sicurezza anche la zona centrale della stessa, chiamata fovea. In passato infatti, si era soliti utilizzare il laser tradizionale per il trattamento, ma lo stesso danneggiava i tessuti circostanti, formando una cicatrice che, in molti casi, poteva determinare la creazione di un punto cieco permanente e notevole nel campo visivo, oltre alla formazione di nuovi vasi sanguigni, rendendo quindi necessari ulteriori trattamenti.
  3. Terapia fotodinamica: primo trattamento scoperto per la cura delle maculopatie, prevede una combinazione di un farmaco fotoattivabile – come ad esempio la verteporfina – e uno speciale laser a bassa potenza. Il farmaco fotosensibile viene iniettato in una vena del braccio. La luce laser a bassa potenza viene indirizzata direttamente sull’area da trattare, e, attivando il farmaco, provoca un danno specificamente ai vasi sanguigni indesiderati. La terapia fotodinamica riduce la perdita della vista, ma non è in grado di arrestarla.

Integratori e Maculopatia

Come dicevamo, esistono numerosi integratori sul mercato che possono essere molto utili non solo per contrastare i sintomi dell’età, ma che possono giocare un ruolo centrale anche nella prevenzione delle patologie oculari.

Gli stili di vita moderni, d’altronde, non hanno fatto che aumentare considerevolmente l’emergere di patologie come le maculopatie. 

Tutte le patologie dell’occhio hanno in comune lo stress ossidativo della membrana retinica.

In questi casi, un buon integratore naturale a base di luteina e zeaxantina idrosolubili è Solutein: questi due componenti sono altamente indicati per preservare la retina e in particolare la macula da invecchiamento,  svolgendo un’azione particolarmente efficace nella degenerazione maculare secca.Per favorire la normale funzionalità ed il trofismo delle strutture del sistema visivo può inoltre essere molto utile la combinazione con Normoretinal, tra i più indicati per contrastare lo stress ossidativo a cui l’intero apparato visivo può andare incontro.